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venerdì 10 aprile 2015

UNA SCIMMIA ROSSA HA ATTACCATO. ECCO LA MIA RISPOSTA

di Enrico Caldari, autore del libro "Liberi dal Sistema - La Guida per Cambiare il Mondo Partendo da Sè".

Qualche giorno fa un collega mi ha inoltrato un messaggio privato arrivato sulla pagina facebook "Enrico Caldari - Liberi dal Sistema", dove pubblico estratti e riflessioni sui temi dell'omonimo libro, che vi riporto qui per intero:  "Non ti conosco e non ti voglio vedere sulla mia bacheca, quindi sei pregato di sparire… altrimenti ti vengo a CERCARE!!!!!".

Non posso pubblicare nome e foto del mittente, non avendogli chiesto le dovute autorizzazioni, ma vi basti sapere che appare sul suo profilo facebook come un uomo nerboruto sulla cinquantina, abbronzato e con la testa completamente rasata, che posa con occhiali da sole e una maglietta attillata - trattenendo la pancia e gonfiando il petto - appostato su una grossa moto di marca tedesca, su cui è poggiato anche un casco di colore giallo-rosso con su stampati il numero 10 e la scritta "TOTTI".
Nonostante da questo preciso quadretto ad alcuni potrebbe venir voglia di marchiarlo subito come un "nostalgico fascista, palestrato e ignorante", non bisognerebbe mai giudicare le persone solo dalle apparenze (probabilmente è un onesto padre di famiglia), né prendere per seria quella che seppur sembri un'esplicita minaccia fisica - scritta in maiuscolo ed enfatizzata da ben 5 punti esclamativi - dev'essere invece sicuramente frutto di un'ironia spicciola (forse di dubbio gusto), tale da non meritare l'interessamento di un legale o delle forze dell'ordine, ma solo un sorriso benevolo da parte di chi legge.

Lo stesso sorriso benevolo che dovreste sempre rivolgere ad una "scimmia rossa" che vi attacca, senza cedere al suo gioco di provocazioni, basato spesso su paure e minacce. Chi mi conosce sa che - con tutto il rispetto per questi simpatici animali - mi sono permesso di utilizzare le scimmie in un'efficace metafora (che potete leggere nel primo capitolo del mio libro o in un articolo dal titolo "Attenzione alle Scimmie Rosse, possono attaccare anche voi").

Nella metafora citata, viene da me definito "scimmia rossa" chi protegge il Sistema (da cui viene inconsapevolmente "condizionato" e "sfruttato"), attaccando - a volte addirittura con violenza - altre persone che stanno provando a cambiare le cose, o stanno indicando una strada alternativa a quelle "obbligate", tracciate dal Sistema stesso. Nel mio caso una strada che porti al Risveglio e alla vera Libertà: quella descritta nel mio libro, appunto.

http://www.liberidalsistema.com/
Ebbene, cara scimmia rossa - senza offesa - pare evidente da parte tua una certa ignoranza in materia di nuovi media, che cercherò di colmare nell'interesse comune. Se mi scrivi per lamentarti di aver visto la mia faccia (seppur opportunamente ritoccata con Photoshop, non può piacere a tutti, per carità…) sulla tua bacheca di facebook, significa che facebook lo utilizzi. E se lo utilizzi dovresti sapere che è un servizio gratuito, come la televisione, che immagino ti capiti anch'essa di guardare spesso su canali gratuiti che ricevi con il digitale terrestre, come Canale5, Italia1, La7, eccetera. Ma non quando guardi Sky, che qualcuno può addirittura averti convinto a pagare decine di euro al mese per vedere le partite della tua squadra del cuore… anziché usare meglio il tuo tempo per leggere un buon libro o partecipare a un corso di formazione come quelli che conduco, alcuni dei quali ti costerebbero anche meno.

Se facebook offre un servizio gratuito, ma come azienda ha decine di migliaia di dipendenti, è capitalizzata per miliardi di dollari a Wall Street, e quelli di Goldman Sachs - che è gente col pelo sullo stomaco - ne hanno rilevato una quota per mezzo miliardo di dollari, vuol dire che qualche introito lo produce… E come fa? Come nel caso di Google  (che offre anch'essa servizi per la maggior parte gratuiti) anche facebook guadagna… vendendo spazi promozionali.

Ti sarà capitato di cliccare dalla tua bacheca sulla foto dell'ultimo modello della tua marca preferita di moto e finire sul sito dell'azienda che la produce (chissà perché ti compare sempre la foto di quella moto sulla bacheca… forse perché conoscono i tuoi gusti che gli hai chiarito ogni volta che clicchi "mi piace"?). Oppure ti sarà capitato di cliccare qualche "video virale" (magari un po' osé, come quelli che ti capita di guardare a notte fonda anche su altri siti "gratuiti"…) e poi di essere bombardato di banner che promuovono servizi di incontri online o software per fare trading in borsa.
Ecco, quelli erano tutti annunci a pagamento.

Facebook è estremamente potente per fare promozione e per raggiungere nuovo pubblico, e anche Q Institute - l'azienda che ho co-fondato a San Marino per promuovere conoscenze e contenuti per rendere le persone più libere e felici - è costretta ad utilizzarlo. Ad esempio pubblicando annunci per promuovere contenuti gratuiti come video e articoli (che richiedono risorse per essere prodotti e divulgati), oltre che per promuovere corsi (a pagamento, ma coperti dalla garanzia soddisfatti o rimborsati, e con migliaia di testimonianze e corsisti soddisfatti già all'attivo). E infine per promuovere libri come il mio.

[Parentesi: Sul perché libri e corsi Q Institute non sono diffusi gratuitamente, ho già chiarito il motivo nell'ultimo capitolo del mio libro e non vorrei dilugarmi… E non a caso qui ho scritto che anche il Q Institute è "costretto" a usare facebook per promuoversi, perché non siamo certo contenti di arricchire le già ampie tasche del fondatore Mark Zukkkerberg - si scrive così? - che a trent'anni ha già un patrimonio personale di miliardi di dollari, e tantomeno quelle dei suoi soci, tra cui i banchieri-lobbisti di Goldman Sachs… E rendendosi visibile grazie alla pubblicità anche Q Institute è costretto a registrare tutti i suoi marchi, e a proteggere i propri contenuti e la propria immagine. Le scimmie rosse più evolute spesso si comportano da "sciacalli", pubblicando contenuti che citano marchi altrui per ottenerne indebitamente visibilità, magari in buona fede, senza aver alcuna competenza o conoscenze per parlarne, o addirittura con intento diffamatorio, provocatorio o falsamente sensazionalistico (come fanno alcuni siti di contro-informazione, ma anche alcuni siti auto-definitisi "anti-bufale"). E pensate se oltre a dire qualcosa di falso su di voi, qualcuno facesse qualcosa di sbagliato usando la vostra immagine: allora sì, gli offesi vi verrebbero a cercare, pensando che voi siate i colpevoli. Per questo anche un'azienda etica è costretta a tutelare i propri marchi e la propria immagine dagli "sciacalli"… Chiusa parentesi.]

http://www.liberidalsistema.com/

Si tratta di annunci a pagamento, dicevamo, esattamente come nella televisione gratuita, su cui cara scimmia rossa, penso ti sia capitato di seguire quiz a premi e vecchi telefilm con Chuck Norris, intervallati da spot di auto, telefonini, detersivi, gratta e vinci, alcolici, medicinali, materassi, merendine, e chi più ne ha più ne metta. Anche su facebook (e su Google) come in tv, centinaia di migliaia di aziende promuovono prodotti e servizi.

Per "par condicio" dovresti quindi mandare messaggi minatori (ironici, per carità…) anche a tutti i testimonial e fondatori delle centinaia di aziende che ogni giorno ti bombardano di pubblicità (spesso molto più volgari e invasive di quelle di un libro), per promuovere prodotti pensati apposta per essere inefficienti ed essere presto buttati (come quelli di cui parlo nel libro e negli articoli intitolati: "Fatte per (non) durare" e "La verità sulle auto elettriche"), dannosi e non salutari ("Documentario svela: pericolo nei cibi industriali"), dall'efficacia discutibile o pensati per renderti dipendente per il resto della tua vita ("Oltre 10.000 farmaci in commercio: poche decine funzionano", "Effetto Placebo: il più sfruttato dall'industria del farmaco", "Ipertensione e Colesterolo: malattie sfruttate per creare malati"). Per non parlare delle regine del mondo pubblicitario, le banche, che per venderti debiti e finanziamenti usano spot come questo (attenzione a non cascarci, la musichetta è simpatica e ti rimarrà in testa per tutto il giorno):



Fallo ora quindi: manda messaggi minatori a tutti quelli, e poi valli tutti a cercare, dato che non smetteranno di fare pubblicità (e se mai li troverai non so se ti apriranno le porte blindate delle loro lussuose sedi, e considera anche tempo e denari da spendere per contrastare i loro agguerriti uffici legali).
Questo a meno che tu sia stato talmente anestetizzato dal Sistema da pensare che tutti loro sono autorizzati a bombardarti di pubblicità per sfruttarti e mantenere il Sistema com'è, mentre chi vuole cambiarlo - come nel mio caso - non è autorizzato a promuoversi. O forse io non dovrei farlo perché mia madre mi ha dato dei lineamenti che per qualche motivo non ti aggradano (ma discriminare una persona per l'aspetto fisico non è una bella cosa, pensa se succedesse a tuo figlio a scuola…) o perché forse la penso diversamente da te su molte cose, anche importanti, e magari non voto per il tuo partito (anzi io non voto per nulla…). Entro i limiti della buona educazione e nel rispetto degli altri e della verità, anche io posso comunque divulgare ciò che penso grazie alla cosiddetta "libertà di pensiero e di parola"… Ed entro gli stessi limiti posso anche promuovere ciò che penso tramite un annuncio a pagamento.

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Se poi proprio la mia faccia non ti piace e vuoi smettere di vederla, su facebook puoi semplicemente cliccare in alto a destra sul post che non ti piace, e scegliere l'opzione "Non farmi più vedere promozioni da questa pagina". E sei fortunato perché coi manifesti elettorali ad esempio invece non puoi, e te li ritrovi lì per mesi senza averlo chiesto (e con certe facce anche su quelli, anche peggio della mia…).

Oppure meglio ancora dovresti disiscriverti da facebook: se è uno strumento così potente e non hai compreso a pieno come usarlo, il rischio è che ti condizioni ancor di più di quanto ha già fatto il resto dei media fino ad ora.

Se invece non vuoi mandare messaggi minatori a tutti o disiscriverti da facebook, cara scimmia rossa, allora renditi conto che forse il mio libro e il mio lavoro di divulgazione sono proprio quello che il Sistema ti ha educato a rifiutare e contrastare, per continuare a sfruttarti e potersi mantenere in vita così com'è. Quindi è forse proprio quello di cui avresti bisogno per liberarti da tali condizionamenti. Non a caso il libro si chiama "Liberi dal Sistema", e non "Continua a farti abbindolare dal Sistema"…

E a tutti quelli che leggendo fino a qui hanno pensato "chi abbocca alla pubblicità su facebook o in tv sono tutti creduloni, io invece non ci casco…", fate davvero attenzione anche voi. Anche chi è sicuro di non essere influenzabile e si sente superiore alle "masse", rischia di essere comunque influenzato dal Sistema, magari con mezzi più subdoli, e di comportarsi anch'egli da scimmia rossa, in certe situazioni.

http://www.liberidalsistema.com/
Non abbassate mai la guardia e cercate di esercitare (con tanto "esercizio" ogni giorno) le vostre capacità di giudizio e il vostro libero arbitrio, per distinguere tra giusto e sbagliato, tra bene e male, tra buoni e cattivi. Fatelo con apertura e tolleranza, ascoltandovi nel profondo, senza credere ad altri solo per la loro "autorità" o perché hanno alzato di più la voce, e fatelo ogni volta che leggete un annuncio pubblicitario, un articolo di giornale, un post o un commento, e ogni volta che spendete ogni singolo euro che avete in tasca.

E se quell'euro lo avete guadagnato, lo avete avuto per fare cosa? Per fare qualcosa di utile a rendere il mondo un posto migliore o a mantenere il Sistema com'è? Per far qualcosa di cui i vostri figli e nipoti vi ringrazieranno o per cui dovranno pagare loro le conseguenze? E ogni euro che volete spendere chiedetevi bene a chi lo state dando. Cosa ci farà quell'azienda con quel denaro? Lo investirà per mantenere il Sistema com'è, o per rendere il mondo un posto migliore? Rendere il mondo migliore è proprio quello che Q Institute è nato per fare, dando alle persone gli strumenti per "Cambiare il Mondo, Partendo da Sè". Quindi secondo il mio modestissimo parere (che sicuramente è di parte, quindi non datelo per buono) sarebbe meglio comprare un libro o un corso Q Institute piuttosto che il biglietto per il solito cinepanettone, un ennesimo paio di scarpe alla moda, un nuovo telefonino mettendosi pure in coda, o peggio ancora un'auto a petrolio identica alla vecchia, salvo per nuove lucine colorate sul cruscotto…

Ed ebbene sì: Q Institute fa pubblicità a ciò che offre, anche mettendoci la mia faccia, ogni giorno. Veniteci tutti "a CERCARE", quindi, e dite anche a tutti i vostri amici di farlo, condividendo questo articolo o quelli che più vi sono piaciuti (e anche quelli che meno vi sono piaciuti, corredandoli dal vostro parere contrario, perché no, purché se ne parli), sulla vostra bacheca di facebook, via email o distribuendoli in piazza… Tutti quelli che ci verranno a cercare scopriranno cose nuove e interessanti da sapere, e forse così non avremo più bisogno di arricchire Mark Zukkkerberg per promuovere ciò che facciamo per cambiare il mondo. E a chi lo sta già facendo, anche mettendoci la faccia, noi diciamo: grazie di Cuore per il vostro aiuto (e occhio alle scimmie rosse)!


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