Si è spento all'età di 74 il professor Emilio Del Giudice, uno dei più grandi fisici italiani dell'ultimo secolo.
Fu ricercatore dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare dal 1976 al 1988, anno i cui diventò Primo Ricercatore, fino al pensionamento nel 1996, per limiti d'età. Sempre come ricercatore, lavorò anche per l’International Institute of Biophysics di Neuss in Germania, il Center of Theoretical Physics del MIT, il Niels Bohr Institute di Copenhagen e il CERN di Ginevra.
Noto per le sue ricerche sulla fusione fredda realizzate insieme al collega e amico Giuliano Preparata, fu insignito della medaglia “Prigogine Awards 2009” e negli ultimi anni fu un prezioso
collaboratore del premio Nobel Luc Montagnier negli studi sulla memoria dell’acqua che hanno avuto risonanza internazionale.
Del Giudice aveva partecipato appena qualche giorno fa a un convegno organizzato a Roma, su idea dell’Ordine dei Medici, proprio sulla memoria dell’acqua. Sempre insieme a Montagnier, aveva di recente firmato alcuni articoli sul Journal of Physics riguardanti risultati straordinari ottenuti da esperimenti sulla capacità dell’acqua di trattenere e trasmettere informazioni.
Del Giudice ha dedicato tutta la sua vita di ricercatore a mostrare come la condizione di risonanza in cui tutto l’Universo è immerso come un solo corpo, implichi anche scientificamente, da parte dell'uomo: «un’etica e una politica non relative, ma naturali, non individualistiche, ma comunitarie, perché così risultano profondamente iscritte nelle leggi dell’Universo, e non come vorrebbe l’ideologia».
Lui che spiegava la fisica con una semplicità incredibile, allettando i suoi uditori con metafore divertenti ed ironiche (come quando paragonava le reazioni tra due molecole al “flirt” di due amanti), diceva di sé: «Sono un fisico prettamente teorico. Quando a casa c'è una lampadina da cambiare, ci pensa mia moglie».
Ma alle sue teorie deve molto il Metodo RQI, che si ispira – in modo particolare ai suoi studi sulla coerenza delle particelle e sulla memoria dell'acqua.
Le “bottiglie blu” del Metodo RQI non sono “solo” semplice alchimia, ma sono la “messa in pratica” di quello che Del Giudice teorizzava.
Il dr. Fincati aveva incontrato il professor Del Giudice per l'ultima volta a Bologna, lo scorso novembre, in occasione di un congresso su Entanglement e Fisica Quantistica. Il dottor Fincati, seduto tra il pubblico, e il professor Del Giudice seduto tra i relatori. Avremmo voluto intervistarlo e condividere e illustrargli quello che il Metodo RQI stava portando avanti grazie alle sue scoperte. Non ce n'è stato il tempo. Peccato. Speriamo almeno che ora il professore ci possa seguire da una dimensione senza Spazio né Tempo.
Se vuoi sapere di più sul Metodo RQI: http://metodorqi.com/
Fonti:
un articolo di Del Giudice sulla memoria dell'acqua:
http://www.progettomeg.it/memoriacqua.htm